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Storia e Cultura   History and Culture  L'Histoire et la Culture

Mazara del Vallo (Mazzara in siciliano) è un comune della provincia di Trapani, affacciato sul Mar Mediterraneo, alla foce del fiume Màzaro e distante meno di 200 km dalle coste tunisine del Nord Africa. L'antica città, che si affaccia sul canale di Sicilia, sorge sulla sponda sinistra del fiume Màzaro, nello stesso sito in cui, presumibilmente, i Fenici impiantarono la colonia commerciale cui diedero il nome di Mazara, voce probabilmente indigena, che potrebbe significare "Il Castello". Nell'età dello splendore della siceliota Selinunte, per le sue caratteristiche fisiche di porto naturale sul Màzaro, la città fu "città-mercato" e scalo commerciale, oltre che fortezza a difesa dell'estremo confine dello stato selinuntino, diviso dall'area punica dal percorso segnato dal fiume Màzaro.

In epoca romana l'urbanistica della città è arricchita da terme e pavimentazioni che sono riemerse nel corso di alcuni scavi archeologici del 1932; il crollo dell'impero romano e le scorribande barbare nel Mediterraneo, però, non hanno lasciato alcun'impronta degna di nota.

La stasi di crescita urbanistica termina, nell'anno 827, quando  i Musulmani, interessati da tempo al controllo dell'Isola, sbarcano a Mazara, per dare l'avvio alla loro lenta occupazione, e per regalare alla città uno splendore e una prosperità economica notevoli. Di quel tempo la città antica conserva il grande complesso monumentale che è il tracciato viario; e le dominazioni successive eressero i loro monumenti facendoli ricadere sulle aree dei complessi monumentali islamici.

Il vecchio "centro storico", un tempo racchiuso dentro le Mura normanne, include numerose chiese monumentali, alcune risalenti all'XI Secolo, e un quartiere a impianto urbanistico islamico tipico delle "medine", chiamato Casbah, di cui le viuzze strette sono una sorta di marchio di fabbrica. Le attività economiche che lo contraddistinguono principalmente sono la pesca, l'agricoltura e l'industria cantieristica e alimentare, in particolare quella del pesce.

     

La cattedrale di Mazara: Squisito esempio di architettura Normanna, La Basilica Cattedrale sorse in epoca normanna, al posto di una preesistente moschea, sull'area della "Muschita Magna",  per volere di Ruggero I, in seguito alla creazione nel 1093 della diocesi. Venne ricostruita completamente alla fine del XVII Secolo in forme barocche, per opera di Don Pietro Castro. All'interno si conserva il gruppo statuario rappresentante la Trasfigurazione di Antonello Gagini; si affaccia sulla piazza della Repubblica, la principale piazza della città, che ospita altresì il Palazzo Vescovile del XVI secolo e il Palazzo del Seminario vescovile, del 1710. Il Museo diocesano, inaugurato nel 1993 in occasione del nono centenario della fondazione della diocesi, raccoglie il ricco patrimonio di argenti della cattedrale. La Chiesa di San Nicolò Regale del 1124 e la Chiesa della Madonna delle Giummare dell'XI secolo, ulteriori esempri, entrambe, di una  chiara matrice stilistica arabo-normanna. 

Mazara del Vallo è uno dei più importanti e noti porti pescherecci italiani, base di armamento di una flotta di circa 350 grandi motopescherecci d'altura (con circa 4.000 pescatori imbarcati), che rientrano ogni 20 giorni. Mazara è altresì salita alla ribalta delle cronache nel marzo 1998, quando un peschereccio locale, comandato dal capitano Francesco Adragna, ha recuperato, a circa 480 metri di profondità nelle acque dello Canale di Sicilia, una scultura bronzea di oltre 2 metri, risalente al periodo ellenistico, conosciuta con il nome di Satiro danzante. La statua, dopo essere stata restaurata ed essere stata per un breve periodo in mostra a Roma, presso Montecitorio, dopo essere tornata a Mazara del Vallo, è ripartita per essere esposta all'Expo 2005 ad Aichi, in Giappone, presso il Padiglione Italia, dal 25 marzo 2005 al 25 settembre 2005. Dalla metà di ottobre 2005 il Satiro danzante è nuovamente esposto a Mazara nell'omonimo museo in Piazza Plebiscito, allestito all'interno della Chiesa, oramai sconsacrata, di Sant'Egidio, eretta nel 1424.

 

         

 

L'Arco Normanno, che è ciò che resta dell'antico castello normanno che sorgeva nel centro storico della città. Piazza della Repubblica, la principale piazza cittadina sulla quale si affacciano, oltre alla Basilica Cattedrale, il Palazzo Vescovile del XVI secolo e il Palazzo del Seminario vescovile, del 1710. Il Museo diocesano, inaugurato nel 1993 in occasione del nono centenario della fondazione della diocesi, raccoglie il ricco patrimonio di argenti della cattedrale. La chiesa di San Michele, del XII secolo, con annesso convento femminile benedettino, venne riammodernata nel XVII Secolo in forme barocche. La chiesa di Santa Caterina, risalente al 1318 venne pure rimaneggiata in epoca barocca. La chiesa di San Francesco è un esempio di barocco siciliano, ricco di policromia e decorazioni. Fuori dal centro abitato, nei pressi della città, si conservano alcuni siti archeologici, fra l'insediamento eneolitico di Roccazzo Roccazzo sito archeologico e resti di una villa romana imperiale a Costa di Piraino. Le aree naturali comprendono i Gorghi Tondi, il lago Preola (oasi del WWF) e la riserva di Capo Feto (LIPU) e il Banco Scherchi.